Il
Blog Castello di Arrone |
La
chiesa di San Giovanni Battista
L’interno
è ad una sola navata, con la copertura a travatura di legno con
tre capriate. Le pareti sono dipinte con figure di Santi, fatte eseguire
dalle famiglie arronesi per grazie ricevute, per essere protette dalle
malattie e dalle disgrazie.Le immagini sono contenute entro cornici
di finto mosaico.
Cominciando dalla parete della facciata a sinistra:
1)
Madonna col Bambino e S.Sebastiano, sullo sfondo una tegola; nel cartiglio
“S.Maria della Cerqua prega per noi, Anno del Giubileo 1500”
2) Madonna col Bambino e in basso due angeli, “Renza de Marco
fece fare, anno del Signore 1486”
3) Residuo di una piccola testa della Madonna, ormai cadente
4) Madonna col Bambino che regge in mano il globo “…di Pietro
di Giusto, 1486”
5) Madonna col Bambino con collana di corallo, la tegola appesa alla
cerqua. “Questa figura ha fatto fare Moricone di Giovanni, 1486”
6) S.Antonio Abate con la barba forcata e S.Lucia col piatto degli occhi,
1486
7) S.Antonio Abate e S.Sebastiano con il corpo trafitto da 18 frecce
“Paoluccio di Tomasso fece fare…”
Abside della Chiesa
8)
SS. Trinità con l’Eterno che sorregge la croce ”Questa
figura fu fatta da elemosine dell’anno del Signore 1486”
9) S.Michele Arcangelo che pesa le anime, mentre trafigge il diavolo
con la lancia. “Questa figura ha fatta fare, Agnelino per conto
di Nicolò Matteo di Giov.Battista di Pernicola, 1486”
10) S.Sebastiano legato alla colonna e San Pasloche impugna una lunga
lancia “Questa opera fece Pietro Giovanni, 1486”
Accanto alla scala di legno che conduce al campanile:
11) Madonna col Bambino e due angeli
Accanto alla porta della Sacrestia:
12) S.Bernardino e il monogramma di Cristo
Nella parete esterna dell’Arco:
13) Madonna con le mani sul petto e in basso due Angeli
14) Resti dell’Annunciazione
Nell’interno dell’arco:
15) Madonna in trono che allatta il Bambino
16) Marco, Giovanni, Matteo e Luca con I loro simboli. Giovanni regge
un cartiglio con la scritta “Se domandi quello che Giovanni intende,
sappi quello che dice Luca, Marco e Matteo”
Nel Mezzo dell’Arco:
17) L’Agnello che porta la Croce
Al termine dell’Arco:
18) S.Antonio Abate, con bastone, campanella e porcellino ai piedi.
Regge in mano un libro con la scritta “Lasciate I vizi e seguite
le virtù, 1486”
Nella parete destra:
19) S.Antonio Abate
20) Madonna in trono con ricco mantello e in braccio il Bambino che
regge il cartiglio “Chi mi seguirà non morrà nelle
tenebre”
21) Madonna in trono col Bambino e S.Sebastiano trafitto da 20 frecce
“Questa figura fece fare… di Cola di Polino per l’anima
della madre e degli altri morti di casa sua”
22) Madonna in trono con Bambino e S.Antonio Abate “…per
l’anima della madre e dei suoi morti”
23) S.Sebastiano legato alla colonna, trafitto dalle frecce e S.Antonio
Abate
24) Madonna che allatta il Bambino, sullo sfondo una tegola; il Bambino
ha una collana di corallo
25) Piccola figura di S.Lorenzo con graticola
26) S.Lucia col piatto degli occhi
27) S.Andrea con i capelli bianchi, nella mano sinistra il Libro e tre
pesci, nella mano destra la croce
28) S.Agostino Vescovo in mitra e pastorale
Di seguito , nella controfacciata : Traccia di croce in rosso su fondo
bianco del tipo dei Cavalieri di Malta di significativo valore storico
in quanto probabile testimonianza della partecipazione di qualcuno della
famiglia degli Arroni alle Crociate .

L’abside
è di forma pentagonale con la volta a crociera rinforzata da
costoloni poggianti su mensole, sorregge con un’ardita soluzione
la cella campanaria.
Le vele della volta vennero affrescate con le seguenti figure, cominciando
da sinistra:
1) S.Agostino
2) S.Gregorio Magno
3) Il Padre Eterno benedice con in mano un libro aperto: “Io sono
la luce, la via e la verità del mondo”
4) S.Girolamo
5) Figura Mancante
Anche il tamburo venne affrescato con storie di S. Giovanni, cominciando
da sinistra:
1) La Predica del Battista
2) Il Battista davanti ad Erode
3) La Crocifissione davanti all’Addolorata e San Giovanni
4) La decollazione
5) Frammento del banchetto di Erode.
Nell’altare era collocato un trittico, dipinto a tempera su tavola,
raffigurante la Madonna con il bambino e ai lati S. Giovanni e S. Antonio
Abate. Fu rubato nell’ottobre del 1970. All’autore, al quale
vengono attribuiti anche gli affreschi dell’abside, fu dato il
nome convenzionale di “ Maestro del trittico di Arrone”.
Nell’esaminare le pitture vediamo che S. Antonio
Abate e S. Sebastiano ricorrono molto spesso poiché
essi erano considerati i protettori dalla peste, la temutissima morte
nera che nei tempi antichi causava centinaia di vittime.
Questa chiesa, col sedile in pietra che gira intorno alle pareti, la
pavimentazione in cotto, ormai consumata, si mostra ancora come un raro
ambiente, rimasto intatto nonostante il trascorrere dei secoli e l’evoluzione
degli stili.
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